Più garanzie per il futuro. Le casse previdenziali dei professionisti dovranno adottare nei prossimi mesi misure per assicurare l'equilibrio dei conti (e, di conseguenza, l'erogazione delle prestazioni) per 50 anni. Lo ha imposto a dicembre scorso il decreto Salva Italia (Dl 201/11, articolo 24, comma 24). Inizialmente, il termine entro il quale le casse avrebbero dovuto provvedere era fissato al 31 marzo. Ma già in fase di conversione in legge del Dl 201/11 c'era stato un rinvio al 30 giugno. Al momento, comunque, la scadenza è stata spostata al 30 settembre, con un emendamento dell'ultimora al decreto milleproroghe (Dl 216/11), convertito in legge la settimana scorsa.
Fino al 30 settembre, non è escluso che arrivino ulteriori novità. Infatti, oltre a una proroga dei termini, gli enti previdenziali dei professionisti avevano chiesto criteri di calcolo meno penalizzanti. E su questo la settimana scorsa è arrivata un'apertura da parte del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che si è dichiarata disponibile a considerare nel calcolo della sostenibilità dei conti anche i rendimenti patrimoniali degli enti. Una prima applicazione dovrebbe avvenire all'Enpam (la cassa dei medici).
Le misure per garantire l'equilibrio cinquantennale tra entrate contributive e spesa per prestazioni dovranno essere prese con delibere da inviare ai ministeri vigilanti, che dovranno approvarle definitivamente entro 30 giorni da quando le ricevono. In caso di parere ministeriale negativo – come pure di mancata adozione delle delibere entro il 30 settembre – il Dl 201 fa scattare misure di salvaguardia che incidono sugli iscritti: applicazione del criterio pro-rata contributivo con valore retroattivo al 1° gennaio 2012 e contributo di solidarietà dell'1% a carico dei pensionati, per il 2012 e 2013.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
